C.R.D.A. CANT Z 501 "Gabbiano"

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Il modello

Il modello in scala 1/72 dell'ITALERI riproduce un CANT Z 501 nelle prime fasi del secondo conflitto mondiale quando  molti velivoli idrovolanti ancora conservano la livrea prebellica ad alta visibilità caratterizzata da vistose bande rosse sulla superficie alare. Sul timone di coda questi velivoli hanno il tricolore della bandiera nazionale obliterato con vernice nera su cui è sovrapposta la croce sabauda. Durante queste operazioni di riverniciatura  sette apparecchi della 183° e 187° Squadriglia vennero distrutti dalle bombe francesi mentre si trovavano  sull'idroscalo di Cagliari Elmas per la sostituzione delle strisce tricolori sulla coda con la nuova croce bianca.

Il CANT Z 501 Gabbiano fu il primo idrovolante progettato dall'igegner Zappata per i Cantieri Riuniti dell'Adriatico, compì il primo volo nel febbraio del 1934. Nell' ottobre dello stesso anno un 501 pilotato da Mario Stoppani portò il primato mondiale di distanza per idrovolanti a 4930 km. Il velivolo entrò in servizio con l'Aeronautica militare italiana nel 1936 rimanendo in servizio fino al 1950 quando l'ultimo esemplare fu demolito. Il 501 nel secondo conflitto mondiale equipaggiò 17 squadriglie di Ricognizione Marittima, dalla 141° alla 148°, 171°, dalla 182° alla 189° e quattro sezioni costiere basate in Adriatico, nel Tirreno e nelle isole. Gli Z 501 vennero impiegati in missioni di ricognizione, scorta convogli, bombardamento e lotta antisommergibili. Inoltre il velivolo fu impiegato in operazioni SAR  specie quando le capacità belliche del velivolo furono superate dalla tecnologia alleata. Nonostante la debole difesa che l'idrovolante italiano poteva opporre, tre Z 501 della 144° Squadriglia poterono vantarsi dell'affondamento di un sommergibile inglese avvenuto nello stretto di Messina il 24 settembre 1940, mentre la robustezza strutturale dello Z 501 ebbe una singolare verifica l'11 novembre 1940 quando un velivolo  della 141° Squadriglia  di base a Brindisi durante uno scontro con un Bristol Blenheim incassò ben 67 proiettili avversari riuscendo ugualmente a riguadagnare la base. Inoltre lo Z 501 Gabbiano partecipò alla Guerra di Spagna nel 1936 con l'Aviazione Legionaria e dopo l'8 settembre del 1943 fu impiegato anche con la neonata Aeronautica Cobelligerante operando come velivolo di soccorso in mare dalle basi di Taranto e Brindisi.

Dimensioni e caratteristiche: Motore Isotta Fraschini Asso IX RC 15 con potenza 900 CV in alternativa motore Isotta Fraschini Asso 750 R da 750 cavalli; Apertura alare 22,50 m; Superficie alare 62 m²; Lunghezza 14,95 m; Peso max al decollo 5950 kg; Velocità max 275  km/h , Velocità minima 100 mh, Autonomia 2600 km , Quota di tangenza 7.000 m.

Armamento: 2-3 mitragliatrici Breda-SAFAT da 7,7 mm in postazione a prua, mezzo scafo e nella parte posteriore della gondola motrice, max 500 Kg di bombe di caduta sui travetti alari.