a cura della
Prof.ssa Cristina Alabastro
L'insegnamento della filosofia in Nicaragua
II sistema
scolastico
Struttura
I cambiamenti curricolari iniziarono ad essere
applicati durante il corso del 1990-91 con l'instaurazione del Governo di
"Salvación Nacional" (Salvezza Nazionale), quando si procedette alla
depoliticizzazione dei programmi e alla sostituzione dei testi. Il processo
continuò con l'elaborazione di documenti curricolari nel 1992, entrati poi in
vigore nel 1993, anno in cui fu attuata la riforma dei piani e dei programmi di
studio. Nel 1994 ebbe inizio la cosiddetta "Trasformazione del
Curricolo" sulla base delle Politiche Educative e della Politica per il Curricolo.
Nel documento intitolato "Politica
educativa y polica curricular" (Politica educativa e politica curriculare)
della Dirección de Curriculo del Gobierno de Nicaragua (Direzione del Curricolo
del Governo del Nicaragua), risalente al 1993, sono esposti i motivi che
spiegano la struttura attuale del sistema scolastico.
La politica scolastica risponde a questi
quattro principi:
a) Recupero del vero senso
della formazione piena ed integrale dell'uomo;
b) educazione alla famiglia;
e) educazione alla democrazia e alla pace
c)
educazione allo
sviluppo.
La strutturazione del curricolo si fonda su
basi legali, filosofiche, epistemologiche e pedagogiche.
Le basi filosofiche del curricolo vengono così
individuate: riconoscere e sviluppare l'uomo in tutte le sue dimensioni
materiali, morali, sociali e spirituali; per quanto riguarda la personalità,
tendere al suo sviluppo in quanto rispecchia l'essere dotato di volontà,
intelligenza e libertà, il tutto nel rispetto del senso della dignità umana; riguardo
la società, formare l'individuo come membro della famiglia, del gruppo, di una
società e di un paese determinato, con diritti da rispettare e doveri da
compiere, capace di vincere e superare il proprio egoismo per realizzare il
benessere collettivo e il miglioramento della qualità di vita dei suoi simili.
Le basi epistemologiche del curricolo hanno lo
scopo di cambiare il concetto del sapere. La debolezza del paese in termini di
produttività ci costringe a sviluppare negli studenti una forte concentrazione
negli ambiti scientifico e tecnologico, che permetta loro di appropriarsi
creativamente delle innovazioni in tutti i campi del sapere a beneficio del
paese, sempre però in armonia con la formazione di valori come la
responsabilità, la disciplina, l'impegno accademico e la valorizzazione della
propria identità culturale.
Le basi sociologiche del curricolo affermano
l'importanza per i bambini della predisposizione al dialogo, al consenso, al
rispetto dell'altro, alla tolleranza, alla cooperazione e dello sviluppo della
loro capacità di agire e decidere liberamente, ma con responsabilità, e nel
rispetto dei diritti altrui. Bisogna preparare il bambino ad affrontare un
mondo in cui i valori sono in crisi, in cui è urgente ritrovare il senso della
famiglia come elemento fondamentale per assicurare la sopravvivenza e la
protezione del proprio sviluppo.
Le basi psicologiche del curricolo mirano alla
formazione di individui in grado di usare al massimo le loro capacità ai fini
dell'analisi della realtà, dell'individuazione delle cause e degli effetti
nelle diverse situazioni vissute, nell'uso del giudizio e della capacità
critica, per mettere in gioco la loro iniziativa e creatività, per cercare
soluzioni e risolvere problemi, per pianificare, organizzare e valutare azioni,
per prendere decisioni ed esserne responsabili. Per avere successo sarà
necessario applicare una concezione psicologica dello sviluppo umano e
dell'apprendimento che si preoccupi non soltanto dei contenuti, ma anche dei
processi che riguardano l'interiorizzazione delle conoscenze, l'acquisizione di
abitudini di lettura e di analisi, la predisposizione all’autoapprendimento e
all'ascolto degli altri.
Infine, le basi pedagogiche del curricolo
mirano ad apportare dei cambiamenti alla pratica educativa, superando la
pedagogia tradizionale fondata sul ruolo del maestro che insegna e dirige e
proponendo una pedagogia attiva che concentra l'attenzione sulla partecipazione
dell'allievo e sullo sviluppo di esperienze vive di apprendimento. Questo implica
un rapporto profondo tra la pratica e la teoria, la scuola e la comunità, il
bambino e la sua realtà. All'interno di questa nuova visione, si concepisce
l'apprendimento come una ricerca continua di significati in stretto rapporto
con la realtà. Riassumendo, questa trasformazione curricolare considera
fondamentale che l'allievo impari ad imparare e secondario l'apprendimento
mnemonico dei contenuti.
La normativa di riferimento è la Costituzione politica
della Repubblica del Nicaragua, titolo VII, Educación y Cultura. Capitulo
ùnico, ripresa anche negli articoli 116 e 117, fino all'articolo 126, numero
11, inciso K. e nelle normative delle politiche per l'istruzione e della
politica curricolare risalenti all'anno 1993.
Sono ammesse le
innovazioni curricolari che contribuiscono al miglioramento del processo
d'insegnamento ed apprendimento.
E' previsto un livello prescolare, sei corsi
di primaria (che corrispondono approssimativamente alla fascia tra i 6 e gli 11
anni, benché le fasce non siano fisse per le differenti situazioni legate alla
complessa realtà del paese), e cinque di secondaria: tre del cosiddetto
"Ciclo di Base" (11-14) e due del "Ciclo Diversificato"
(14-16). Terminato il "Ciclo di Base", gli allievi possono iniziare
un ciclo tecnico di base; terminato il "Ciclo Diversificato", gli
studenti ricevono il titolo di "Bachiller" (diploma) in Scienze e
Lettere.
Una volta concluso il Ciclo di Base, gli
studenti possono iscriversi alla "formazione docente" dove vengono
preparati i maestri per l'istruzione elementare. Poi, se lo vogliono, possono
anche iniziare gli studi universitari.
Gli studenti, anziché prendere questa strada,
possono continuare il Ciclo Diversificato oppure scegliere un sistema
subordinato di Istruzione Tecnica che curiosamente non dipende dal Ministero
della Pubblica Istruzione, bensì dal Ministero del Lavoro per mezzo
dell'Istituto Nazionale Tecnologico che è un ente autonomo. Questo sistema
scolastico trova la sua giustificazione nella Costituzione Politica del Paese,
Titolo VII, Istruzione Culturale, Capitolo unico.
Esistono otto Divisioni Generali dipendenti
dalla Direzione Superiore. Ognuna si occupa, rispettivamente, delle risorse
informatiche, dell'ambito finanziario, amministrativo, delle risorse umane,
dell'ambito accademico (insieme alla coordinazione tecnica di controllo e
abilitazione), dell'abilitazione, della valutazione della ricerca e del
coordinamento dei progetti.
Da tutte queste e dalla Direzione Superiore
dipendono le Direzioni Dipartimentali e Comunali dell'Istruzione.
Collocazione della Filosofia
II Ministero della
Pubblica Istruzione, sin dal 1980, ha affrontato il problema di rivedere il
Piano di Studi dell'Istruzione Secondaria e, come risultato, si decise di
inserire Filosofia nel programma del 5° anno.
Il programma che fu elaborato affrontava temi
di gnoseologia, psicologia, sociologia, etica e morale.
Nel 1992, seguendo le direttive del Governo di
Salvezza Nazionale, fu iniziata la revisione dei documenti riguardanti i
programmi, avendo di mira la loro applicazione per Panno 1993.
Nel corso di questo lavoro, si cambiò
totalmente il programma di Filosofia e si concepirono delle unità di diverso
orientamento che abbracciavano la storia del pensiero filosofico e le scuole
filosofiche.
Nonostante questo, la Filosofia non
costituisce un'area indipendente nel curricolo, in quanto appartiene al
curricolo della secondaria ed è compresa nell'area delle Scienze Sociali.
Si considera materia filosofica la Storia
della Filosofia da svolgersi nella secondaria diurna e serale;
Etica, come materia insegnata nella "Formazione
Docente", viene considerata analogamente.
Sono considerate materie affini Educazione
Civica, morale e urbana e Formazione civica e sociale.
All'interno del sistema subordinato di
Istruzione Tecnica, la Filosofia è necessaria per ottenere il diploma liceale.
Gli studenti devono frequentare i corsi generali propri dell'Istruzione
Secondaria come Economia e Società, Filosofia e Formazione Civica e Sociale.
Filosofia si insegna anche nel Ciclo
Diversificato (16 anni), durante il 2° corso, come materia obbligatoria annuale
per la quale sono previste cinque ore settimanali, interessando il 17,25% del
curricolo.
Etica si insegna nella Formazione Docente (14
anni) e durante lo svolgimento del 2° corso diventa materia obbligatoria.
Le materie affini si insegnano secondo i
seguenti criteri:
Educazione Civica, morale e urbana nella Primaria
(7, 8, 9, 10 e 11 anni) e con carattere obbligatorio nei corsi tra il 2° e il
6°. Sono previste due ore settimanali per un anno.
Formazione civica e sociale nel Ciclo di Base
(12-14 anni), nei corsi tra il 1° e il 3° e con carattere obbligatorio. Sono
previste due ore settimanali.
I fondamenti
dell'insegnamento della Filosofia sono enunciati nel "Programma di
Filosofia", pubblicato dal Ministero della Pubblica Istruzione, Dirección
Generai de Educación (Dirczione Generale dell'Istruzione); quelli di Etica, nel
"Programma di Etica. Secondo anno", p. 5; gli obiettivi di Etica si
trovano a p. 7.
Tra i fondamenti, quelli che vengono
individuati in modo chiaro sono i seguenti: "LO STUDIO DELLA FILOSOFIA: 1.
È uno strumento eccellente per pensare, organizzare le idee e cercare, per
mezzo dell'analisi logica, la causa ultima delle cose. 2. Insegna all'essere
umano quei principi che, sulla base della legge naturale, lo rendono
consapevole delle conseguenze positive e negative che derivano dal suo agire.
3. Subordina ogni azione umana al giudizio della ragione, permettendo così di
raggiungere verità certe, di formulare ipotesi e, di conseguenza, aiutandoci ad
esprimere le nostre opinioni andando oltre i condizionamenti che limitano la
nostra libertà. 4. Pone domande che possono aiutare la nostra personalità ed
umanità a progredire e a svilupparsi. 5. Mette lo studente di fronte agli
eterni "perché" del bene e del male, della verità e dell'errore,
dell'essere mortali, dell'amare ed odiare, del vivere e morire, del
ragionamento, dell'astrazione, della valutazione, della libertà, dei desideri e
della sofferenza. 6. Rende consapevole lo studente del suo essere, mettendolo
di fronte alle sue possibilità e limitazioni, favorendo il confronto con se
stesso, con gli altri, con il mondo e con Dio. 7. Ci pone in contatto con le
diverse ideologie in maniera serena, reale, positiva e imparziale."
Per quanto riguarda l'ETICA nell'ambito della
"Formazione docente", essa, in quanto "scienza normativa e
pratica, vuole sviluppare nello studente l'abilità e la destrezza necessario
per interpretare, riflettere, analizzare e sviluppare quella capacità di
sintesi indispensabile per acquisire i concetti etici, morali, intellettuali,
spirituali e sociali necessari alla vita e allo sviluppo armonico della
società".
Per quanto concerne gli obiettivi della
Filosofia, il documento "Programma di Filosofia", pubblicato dal
Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione Generale dell'Istruzione, cita,
tra gli altri, i seguenti:
1. Sviluppare un sistema di conoscenze, abitudini, abilità e capacità che permettano allo studente di comprendere i concetti filosofici studiati in precedenza e la loro applicazione negli ambiti personali e sociali.
2. Sviluppare le capacità d'analisi critica e di riflessione sulla base delle diverse teorie filosofiche con lo scopo di dare risposta ai diversi quesiti che scaturiscono dall'interrogazione sul mondo, l'uomo e Dio.
3.
Acquisire il
senso e l'abitudine alla responsabilità, alla giustizia e all'ordine, alla
libertà, alla convivenza e al rispetto dei diritti altrui in quanto persone e
membri attivi di una comunità.
Per quanto riguarda gli obiettivi inerenti
alla materia "Etica", riportiamo i seguenti:
Seguire i valori e i
principi democratici nell'agire personale, nella famiglia, nella scuola, nella
società.
Valutare la responsabilità che implica
l'essere docente con il fine di rispondere agli alti scopi che questa
professione persegue.
Acquisire le conoscenze di base dell'etica che
consentono di sviluppare quelle abilità e quei valori che poi dovranno
essere applicati in ambito personale, professionale e sociale.
Impegnarsi per la realizzazione
della democrazia, della libertà, della pace, dell'onestà, della probità, della
sincerità e dell'equità attraverso azioni ispirate ad una autentica etica
professionale.
Rafforzare l'amore nei confronti della
propria professione docente puntando sulla formazione armonica della
personalità attraverso l'interiorizzazione dei valori e dei principi etici.
Vivere e praticare l'amore per Dio, per la
Patria e per la natura al fine di contribuire ad una convivenza sociale
armoniosa, nel nostro paese e nel mondo intero.
I contenuti del corso di Filosofia sono:
Unita
1: Cos'è la Filosofia? Quattro ore.
Unità
2: I presocratici. Otto ore.
Unità
3:1 sofisti e Socrate. Otto ore.
Unità
4: Platone. Otto ore.
Unita
5: Aristotele. Otto ore.
Unità
6: Filosofia e cristianesimo. Dieci ore.
Unità
7: II razionalismo. Dieci ore.
Unità
8: L'empirismo. Dieci ore.
Unità
9: II criticismo. Otto ore.
Unità
10: Idealismo e marxismo. Otto ore.
Unità
11: Esistenzialismo e realismo cristiano. Otto ore.
I contenuti del corso di Etica sono:
Unità
prima: Etica. Quindici ore.
Unità
seconda: L'Uomo. Trentasette ore.
Unità
terza: Le passioni e le virtù. Dodici ore.
Unità
quarta: Etica sociale. Dodici ore.
Unità
quinta: Etica pedagogica. Quattordici ore.
Unità
sesta: I valori. Dieci ore.
Com'è ovvio, la strutturazione dei contenuti è
per periodizzazioni storiche nel caso della Filosofia, e per blocchi tematici
nel caso dell'Etica nell'ambito della Formazione Docente.
Non ci sono contenuti minimi essenziali, ma
solamente massimi e tra questi sono inclusi lo studio e la lettura di
testi degli autori più rilevanti.
Metodologia
I consigli metodologici consistono nella
proposta di attuazione di quelle strategie che mirano alla formazione della
persona in quanto essere pensante, sociale e capace di migliorare.
Inoltre, il MED organizza i Seminarios de
Capacitación Intensiva para profesores de Filosofia (Seminari di abilitazione
intensiva per i professori di Filosofia), con lo scopo di agevolare
l'integrazione del personale docente e di facilitare il processo di
apprendimento degli (delle) alunni(e) che devono seguire la materia.
Comunque, se il professore non può partecipare a tali
seminari, è consigliata la lettura del manuale (proposto in modo indicativo e
non prescrittivo) intitolato: Filosofia V ano, Fabio Vélez Uribe-Juan Bosco
Cuadra, Educar. Anche il MED possiede un progetto da realizzarsi nel corso del
1933: "La registrazione in cassette di lezioni di Filosofia" delle
unità affrontate dal programma.
I testi da commentare proposti sono i
seguenti:
Per Filosofia:
Consacrati dalla tradizione filosofica ed altri: Passi
della tradizione filosofica che sono presentì nel testo ufficiale consigliato
dal MED e cioè:
Dialoghi
platonici (Mito della caverna, Teeteto e Menone);
Aristotele
(Metafisica, Logica, Categorie,
Sant'Agostino
(Soliloqui),
Cartesio
(Discorso sul metodo),
John
Locke (Conoscenza e sensazione).
Passi o capitoli del testo
ufficiale consigliato dal MED, Per Etica:
Passi che risultano nel testo ufficiale del
MED.
Classici:
Platone
(Dialoghi: Apologià di Socrate e Critone - entrambi pubblicati dal MED -),
Aristotele
(Etica a Nicomaco),
Sant'Agostino
(La Natura del Bene contro i manichei. De vita beata. Soliloqui),
San
Tommaso (Summa Teologica: volume IV, Trattato sulle passioni. Tomo V, Trattato
sui costumi e sulle virtù, sui vizi e sui peccati; tomo Vili, Trattato sulla
Prudenza e la giustizia; tomi IX e X, Trattato sulla Temperanza-Forza e sulle
virtù sociali).
Per verificare la comprensione degli alunni(e), si suggerisce al professore di sottolineare con una certa enfasi! risultati delle sue lezioni.
Alcuni criteri di valutazione in Filosofia sono:
Osservare
l'interesse che gli studenti mostrano in classe.
Controllare
le ricerche svolte dagli studenti.
Osservare
la partecipazione degli studenti nei lavori svolti in gruppo.
Controllare
i lavori svolti sia individualmente che in gruppo.
Osservare
la partecipazione degli studenti nelle diverse attività svolte in classe
e, specialmente, nei dibattiti.
Controllare
i progressi del lessico filosofico.
Osservare
la partecipazione degli studenti in classe. Controllare i materiali prodotti ed
osservare se rispecchiano la comprensione del pensiero platonico.
Controllare
la correttezza delle idee esposte dai gruppi, ecc.
Ruolo
dell'insegnamento della Filosofia nella formazione scientìfico-tecnologica ed
etico-politica Filosofia, scienza e tecnologia
Ciò a cui si mira è l'attuazione, per mezzo
del nuovo curricolo riformato, di un'impostazione interdisciplinare che
dovrebbe rappresentare la tendenza per il futuro. Questo tema viene affrontato
nel documento "Ministerio di Educación. Direción Generai de Educarión.
Programa de Filosofia de 5° ano" (Ministero dell'Istruzione. Direzione
Generale dell'Istruzione. Programma di Filosofia del 5° anno), p. 3, "A.
Lo studio della Filosofia", obiettivo n.° 7, in cui si afferma che la
Filosofia "ci mette di fronte alle diverse ideologie in modo sereno,
reale, positivo ed imparziale".
La trattazione dei problemi e del loro
rapporto con le altre discipline presenti nel curricolo interessa l'alea
dell'Etica appartenente alla Formazione Docente.
Come detto in
precedenza, h Filosofia si intreccia con altre aree del curricolo come
"Educazione Civica, morale ed urbana", "Formazione civica e
sodale" e anche con le Scienze Naturali e la Storia.
Nell'obiettivo
generale 6 del già citato programma di Filosofia del 5° anno si accenna anche
al rapporto tra la cultura in generale e la Filosofia. Lo stesso succede con
Etica nella quarta unità, 5° contenuto:
Etica e Politica, e nella sesta unità, 3° contenuto:
Diversi tipi di valori.
Tuttavia, il concetto di cultura è delimitato
soltanto in modo generale nel contesto di una Storia della Filosofia e di
un'Etica sistematica.
Inoltre, nei documenti citati di Filosofia ed
Etica si sottolinea l'importanza di evidenziare i nessi tra le tradizioni
culturali e le idee dei nostri giorni. Ciò nonostante, l'impostazione
dell'Erica è di tipo europeo ed occidentale.
In relazione al tentativo di formare la
coscienza critica e politica del cittadino, si possono considerare:
Filosofia: Obiettivo generale, n.° 1, 3, 6 ed Etica:
Obiettivo generale, n.° 4, 6.
Rispetto al tentativo di riflettere sulle idee
e sulla vita politica di oggi, vengono citati per la Filosofia l'obiettivo
generale n.°6 dell'unità 11: "Si valuti il passato storico in quanto
eredità consegnata ai posteri, da cui si possono trarre molte lezioni nelle
quali intravedere il seme dell'avvenire" (p. 29 del citato Programma di
Filosofia); per l'Etica, seconda unità, contenuto n.° 2 (diversi concetti di
uomo); quarta unità, contenuti n.° 2, 3, 4, 5, 6 (famiglia, origine e
costituzione, politica, etica e politica, rapporti tra etica e politica).
Come mezzi per individuare soluzioni ai
problemi dei nostri giorni, nel curricolo vengono proposti dibattiti, lavori di
gruppo, relazioni critiche elaborate dagli studenti, opinioni e contributi
critici, ecc. Per Etica si propongono procedimenti analoghi.
Ambiti collaterali Abilitazione, aggiornamento
e promozione dei docenti
II requisito fondamentale per insegnare
Filosofia è essere professore di Istruzione Media - titolo oggi scomparso e che
in passato richiedeva quattro anni di studi - oppure la laurea in Scienze
Sociali, che si consegue dopo cinque anni di università. Tuttavia, questa non è
una condizione obbligatoria.
Non esiste un regolamento specifico
sull'abilitazione ed aggiornamento dei docenti di Filosofia.
Come già detto in
precedenza, esistono dei Seminarios de Capacitación (Seminari di abilitazione)
per aggiornare i docenti di Filosofia che si svolgono a seconda dei bisogni
e su richiesta dei docenti stessi.
Per quanto riguarda la
promozione dei docenti di Filosofia, vale quanto stabilito per tutta la
carriera docente: esiste una legge di carriera docente, per anzianità,
titolo...
Valutazione della
qualità dell'insegnamento della Filosofia
Non esiste alcuna procedura sistematica ai
fini della valutazione della qualità dell'insegnamento della Filosofia. Nemmeno
esiste, fino ad oggi, alcuna diagnosi su questa possibile necessità.
Non è un curricolo suscettibile di modifica.
Nell'elaborazione e
valutazione del curricolo intervengono esperti ministeriali e analisti della
Secondaria (MED), dopo previa consultazione, in questo caso, dei rappresentanti
dei docenti che insegnano la materia.
Documenti consultati:
Programma
di Etica del 2° anno. Ministero dell'Istruzione. Dirczione di Formazione
Docente. Pagine da \ a 4. Pubblicato a Managua, 1997.
"Politica educativa e politica
curriculare" della Direzione del Curriculum del Governo del
Nicaragua. Anno 1993.
"Costituzione
Politica della Repubblica del Nicaragua. Titolo VII, "Educazione e
Cultura. Capitolo unico".
Normative
delle politiche educative e curriculari dell'anno 93.
Organigramma,
Managua, agosto 1997.
Dati ricavati dal sito intemet www.ilgiardinodeipensieri.com